Il valore aggiunto di Google Plus
Panoramica
Tra i social network più utilizzati, Google Plus è quello più completo. Semplicemente, si unisce a tutte le applicazioni Google: Gmail, Youtube, Immagini, Maps, News e tante altre. E questo è già un passo avanti rispetto a Facebook e Twitter che non dispongono di servizi simili (o delle stesse dimensioni). Quindi si presenta come un completamento dei servizi Big G, sia per il lavoro che per la vita di tutti i giorni. La grafica minimale, che concede grandi spazi bianchi, e la possibilità di creare cerchie di persone specifiche per diversificare la condivisione dei post, sono i primi due aspetti che colpiscono l’occhio, che tuttavia non sono sufficienti per contrastare la forza e i numeri della giostra di Mark Zuckemberg.
Anche G+ permette di creare sia profili personali che aziendali, con il valore aggiunto che entrambi possono apparire nelle ricerche di Google (al momento i profili Facebook non lo fanno, e a stento si trovano le pagine aziendali, questo perché Facebook non permette a Google di scansionare le proprie pagine).
Le cerchie
La prima cosa di cui occuparsi sono le cerchie: facili da creare e gestire. In queste suddividiamo il nostro pubblico, con la possibilità di scegliere gli utenti con cui condividere i nostri contenuti. La privacy dei post viene dunque gestita in modo molto più intuitivo rispetto a molti altri social network. Ci vuole davvero poco per prendere dimestichezza con il funzionamento delle cerchie, ma per qualsiasi dubbio ci viene sempre in soccorso la guida di Google Plus in italiano.
L’ottimizzazione
Il grande valore aggiunto di G+ sta nel fatto che tutti i contenuti che vengono pubblicati, come post, video e immagini, rientrano nelle ricerche di Google. È paradossalmente possibile che un post che linka l’articolo di un sito, venga indicizzato meglio dell’articolo stesso. Questo perché Google Plus invita a scrivere contenuti anche lunghissimi, e permette la formattazione del testo (una sua unicità), fattori che, assieme ai +1 e all’utilizzo degli hashtag, incidono sull’indicizzazione di ogni post.
Ecco le tre modalità di formattazione del testo in Google Plus:
Bold: *testo*
Italic: _testo_
Barrato: -testo-
Anche i testi delle informazioni e delle biografie sono gestisti meglio rispetto agli altri social network: non ci sono limitazioni di lunghezza (come su Twitter), né segmentazioni di argomento (come su Facebook). È dunque possibile scrivere testi descrittivi di qualsiasi dimensione, farciti di parole chiave per indicizzare al meglio la pagina.
+1
Una delle principali caratteristiche di Google Plus è il pulsante +1, che negli articoli online si trova ormai sempre accanto al like di Facebook e tweet di Twitter. Ma a cosa serve di preciso? Al contrario di come molti pensano, non ha soltanto il compito di condividere un contenuto su G+, ma anche, e soprattutto, quello di mostrare quali persone lo hanno apprezzato, sia nella pagina web del contenuto che sugli annunci sponsorizzati di Google. È inoltre previsto un archivio di tutti i contenuti sui quali abbiamo cliccato +1, cosa generalmente poco utilizzata ma estremamente utile, soprattutto per chi si occupa di ricerche web di contenuti e risorse umane. Infine, nel blog di AdWords viene riportato che “l’uso di questo pulsante è uno dei tanti fattori utili per il calcolo del ranking nella pagina dei risultati di ricerca organici”.
Hangout
Il concetto su cui si fonda Google Plus è che ogni applicazione utile deve svilupparsi all’interno del social network. Non bisogna uscire dal sito per chattare, né tanto meno per videochiamarsi o per utilizzare altre applicazioni. Grazie agli Hangout, G+ permette di realizzare conferenze online fino a 10 utenti collegati in videochat. Ma non finisce qui: è possibile registrare le conversazioni e riguardarle in un secondo momento, e con Hangouts On Air si possono realizzare eventi video in diretta su Youtube. Quanti altri social o applicazioni permettono di fare tutte queste cose?
Misurare le performance di Google+
Il social network di Big G permette di misurare l’efficacia dei post pubblicati non solo sulle pagine, ma anche sui profili personali. Ci sono due di monitorazione:
- Visualizza Eco: posizionando il cursore del mouse sopra un articolo apparirà una freccia in alto a destra del box; cliccandoci sopra si aprirà una tendina in cui troviamo visualizza eco all’ultima voce.
- Numero di visualizzazioni: si può controllare il numero di visualizzazioni di ogni immagine postata su Google+. Basta cliccare prima sull’immagine stessa, poi sulla voce dettagli foto che appare nella colonna di destra. Qui si scoprono tutte le caratteristiche dell’immagine (se è una fotografia anche da quale macchina è stata scattata), e l’ultima voce è proprio visualizzazioni.
Per ottenere dati più approfonditi, come il posizionamento nella ricerca organica di Google+, i click e le visualizzazioni da parte degli utenti, è necessario utilizzare Google Webmaster Tools (non serve un nuovo account ma un’autenticazione della propria pagina G+). Questo strumento è meno intuitivo del più comune Analytics, ma fornisce una panoramica dettagliata di tutte le attività della pagina.
Conclusioni
Come da sottotitolo, Google Plus è il social network definitivo, il più potente e il più completo. Azzerderei indispensabile per chi ha un eCommerce, un blog o un magazine online, utile e divertente per qualsiasi altro tipo di attività, anche ludica. È sicuramente un nuovo canale il cui mercato non è ancora saturo e dove è semplice farsi notare grazie a mirate strategie di marketing e ad un pizzico di creatività.