I metodi di validazione per le pagine Web e le 14 raccomandazioni generali per aumentare l’accessibilità dei siti Web
Nel precedente articolo abbiamo introdotto il W3C (World Wide Web Consortium), gli standard definiti dal consorzio per la corretta realizzazione di codice HTML, XHTML, CSS, nonché alcuni strumenti di verifica automatica. Questi sono però solo alcuni sistemi consigliati dalle WCAG 1.0 (Web Content Accessibility Guidelines 1.0) per la verifica dell’accessibilità di una pagina Web.
Leggendo infatti l’Appendice A delle WCAG 1.0 si evince la presenza di 10 consigli per verificare l’accessibilità delle proprie pagine web.
Questi ultimi sono innanzitutto distinti in metodi automatici e manali (umani). I metodi automatici in genere sono veloci e convenienti ma non possono valutare tutte le regole di accessibilità. La revisione umana, quindi, deve occuparsi di accertare la chiarezza della lingua utilizzata e la facilità di navigazione. Quindi per una corretta e completa verifica dell’accessibilità di pagine web occorre considerare entrambe le categorie.
I 10 punti forniscono consigli su differenti aspetti della navigazione Web e possono essere suddivisi in tre gruppi:
- Aspetti relativi alla verifica del codice (HTML, XHTML, CSS) tramite strumenti di validazione automatici;
- Aspetti relativi alla verifica della percepibilità dei contenuti utilizzando la vista e l’udito in differenti condizioni d’utilizzo;
- Aspetti relativi ali aspetti cognitivi dell’accessibilità. Sono consigliati strumenti automatici come un correttore ortografico e un valutatore di leggibilità.
L’elenco completo dei 10 consigli è consultabile all’Appendice A delle WCAG 1.0.
Web Content Accessibility Guidelines 1.0
I metodi generali indicati dal WCAG per rendere accessibili le risorse sul web sono semplificate in due linee guida fondamentali.
Assicurare una trasformazione gradevole dei contenuti:
- Separare la struttura dalla presentazione grafica del documento;
- Fornire testo ed equivalenti testuali agli elementi grafici;
- Creare documenti che possono essere fruiti anche se l’utente non può vedere e/o sentire;
- Creare documenti che non richiedono l’utilizzo di uno specifico tipo di hardware.
Rendere i contenuti comprensibili e navigabili:
- Scrivere nel modo più chiaro e semplice possibile, in relazione all’argomento trattato ed al target di riferimento;
- Fornire chiari meccanismi e flussi di navigazione;
- Fornire informazioni di orientamento (mappe del sito, descrizioni sulla destinazione dei collegamenti);
- Fornire strumenti per saltare gruppi di link;
Competenze tecniche specifiche
Dalle linee guida appena elencate si nota come sia necessario per raggiungere un’accessibilità veramente conforme alle richieste delle WCAG 1.0 la presenza di differenti competenze tecniche nel gruppo di lavoro che segue un progetto di questo tipo.
- conoscenze avanzate di grafica, per riuscire ad assemblare immagini, testi ed oggetti in un insieme che possa coniugare estetica ed accessibilità
- conoscenze avanzate di architettura dell’informazione, per riuscire ad organizzare i contenuti in modo da rendere semplici la ricerca e la navigazione nel sito
- conoscenze avanzate nell’uso dei linguaggi di marcatura, per riuscire a strutturare correttamente i documenti e a separare, come richiesto, i contenuti dalla presentazione
- conoscenze avanzate nell’uso della lingua in cui sono scritti i documenti, per riuscire a rendere chiari e semplici i contenuti testuali
Raccomandazioni, suggerimenti e punti di controllo
Dall’analisi delle WCAG 1.0 emerge come queste Linee guida forniscano agli sviluppatori 14 raccomandazioni generali e 65 suggerimenti tecnici specifici. Questi ultimi sono veri e propri punti di controllo (checkpoints), essenziali per produrre pagine Web ad elevata accessibilità.
Ognuna delle 14 raccomandazioni contenute nelle WCAG è articolata a sua volta in una serie di punti di controllo pratici che rappresentano le svariate situazioni concrete che possono presentarsi durante lo sviluppo di pagine web. A tali situazioni è bene far fronte seguendo i suggerimenti delle WCAG, se si vuole soddisfare la raccomandazione a cui i singoli punti di controllo fanno capo.
Non tutti i punti di controllo hanno la stessa importanza ai fini del raggiungimento dell’accessibilità, alcuni accorgimenti sono assolutamente necessari, altrimenti i contenuti a cui fanno riferimento saranno totalmente inaccessibili per determinate categorie di utenti. Altri accorgimenti, invece, servono soprattutto a migliorare l’accessibilità delle pagine, rendendo più facile il reperimento e l’utilizzo dei contenuti. Non adoperare questi ultimi accorgimenti non impedisce l’accesso, ma lo rende più difficoltoso.
Le WCAG 1.0 individuano tre livelli di priorità per i punti di controllo:
- [Priority 1] i punti di controllo contrassegnati dalla priorità 1devono essere tutti soddisfatti. Non soddisfarli implica che alcuni gruppi di utenti non saranno in grado di accedere ai contenuti presenti nelle pagine web;
- [Priority 2] i punti di controllo contrassegnati dalla priorità 2 dovrebbero essere soddisfatti. In caso contrario uno o più gruppi di utenti troveranno difficile accedere ai contenuti delle pagine. Soddisfare i requisiti di priorità 2 significa rimuovere significative barriere all’accesso;
- [Priority 3] i punti di controllo contrassegnati dalla priorità 3 possono essere soddisfatti oppure no. Soddisfare i requisiti di priorità 3 migliora, non determina, l’accessibilità dei documenti.
Esistono di conseguenza tre livelli di conformità alle WCAG e ad ognuno di essi corrisponde un logo o bollino di identificazione.
Chi soddisfa tutti i requisiti di accessibilità di priorità 1 pertinenti ad una pagina web può esporre il logo di conformità WAI Level A.
Chi soddisfa tutti i requisiti di priorità 1 e priorità 2 può esporre il logo WAI Double-A.
Chi infine soddisfa per una stessa pagina i requisiti di tutte e tre le priorità, può esporre il logo WAI Level Triple-A, che simboleggia il raggiungimento del massimo livello di accessibilità definito dalle WCAG 1.0.
E’ importante però precisare che l’esposizione di questi logo è affidata per ora esclusivamente all’onestà e alla consapevolezza degli sviluppatori: non esiste infatti un organo di controllo, del W3C o di altri enti, che verifichi la corrispondenza tra i bollini esposti e l’effettivo grado di di accessibilità delle pagine su cui compaiono. Purtroppo capita molto spesso di vedere esposti logo di conformità su pagine che non soddisfano i punti di controllo che tale logo dovrebbe garantire.
Nel prossimo articolo analizzeremo, partendo dalla tabella di controllo (Checklist of Checkpoints for Web Content Accessibility Guidelines 1.0), i differenti livelli di conformità alle WCAG 1.0 (WAI Level A, WAI Level Double-A, WAI Level Triple-A).