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Infezioni da virus informatici: mai abbassare la guardia

Redazione Webit
16 Ottobre 2008

In occasione dell’iniziativa denominata “La Settimana Nazionale della Sicurezza in rete” promossa da Unione Nazionale Consumatori, in collaborazione con Polizia Postale, Abi Lab, SicuramenteWeb, Skuola.Net e l’agenzia giornalistica AGR, con il sostegno di Microsoft e Patrocinata dal Ministero delle Comunicazioni (ora confluito nel Ministero dello Sviluppo Economico), il quadro statistico 2007 presentato, lancia dati allarmanti:

  • in Italia 1 computer su 5 è infetto;
  • per la diffusione di virus informatici siamo al 3° posto in Europa e al 10° nel mondo;
  • il 52% degli utenti online ha subito un tentativo di accesso non autorizzato alle proprie informazioni.

Nella stessa occasione, il direttore della divisione investigativa della polizia postale, Maurizio Masciopinto ha dichiarato: ” i rischi non sono solo per l’utente domestico, ma anche per le imprese. Se quelle grandi hanno affrontato il problema nel modo giusto, le piccole e medie imprese si affidano spesso a consulenti e “pseudoesperti” che in realtà tali non sono ed i loro server vengono così usati come teste di ponte per attacchi informatici “.

Se è quindi vero che la rete rappresenta una grande opportunità per il business delle imprese di ogni dimensione, grazie agli innumerevoli contatti che è in grado di veicolare, è altrettanto vero che, per ogni aspetto di un progetto, incluso l’aspetto sicurezza, occorre molta professionalità ed esperienza.
E’ soprattutto per le piccole e medie imprese che il Web può rappresentare una formidabile opportunità di ampliamento del mercato, ed occorre quindi, soprattutto per loro, scegliere con oculatezza il partner tecnologico in grado di supportarle adeguatamente, anche nella scelta delle soluzioni di salvaguardia della propria sicurezza informatica.

Occorre superare quella che anche il Sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, ha indicato, in occasione dell’iniziativa  “La Settimana Nazionale della Sicurezza in rete” come: “scarsa propensione degli italiani a dotarsi di sistemi di difesa dai rischi informatici”, per la quale l’iniziativa stessa è stata organizzata.

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